Ultranazionalista (ha fatto parte del gruppo Kenkoku-kai), a cavallo tra gli anni Trenta e Quaranta lavorò nei servizi segreti per conto del governo, occupandosi prevalentemente dell'Est asiatico. Alla fine della guerra, congedatosi col grado di ammiraglio (un alto rango per un uomo di soli 34 anni), venne nominato consulente del primo ministro. Durante l'occupazione americana venne arrestato perché considerato un uomo pericoloso a causa delle sue idee ultranazionaliste. Barattata la libertà con gli americani, entrò a far parte di un nucleo speciale di intelligence (G-2). Dai servizi segreti alla Yakuza. Agli inizi degli anni Sessanta propose alle cosche giapponesi, coinvolte da tempo in una guerra sanguinose, una grande alleanza. La prima nella storia della mafia giapponese. Fu uno dei più grossi faccendieri e mediatori giapponese. Fu considerato il trait d'union tra la Yakuza e gli ambienti della finanza e della politica. Venne coinvolto anche nello scandalo Lockheed, ma morì prima della fine dell'inchiesta.