Sopravvissuto a molti attentati (quello più eclatante avvenne nel 1978 quando venne colpito al collo da un membro della Matsuda, un clan rivale, che voleva vendicarsi con la Yamuguchi-gumi per l'omicidio del suo oya-bun), Taoka venne stroncato da un infarto nel 1981. A Taoka avrebbe dovuto succedere Yakamen, il numero due della Cupola giapponese. Ma questi nel 1981 era in carcere. Fu la vedova di Taoka, Fumiko ad assumere la "reggenza" dell'organizzazione. Le elezioni per rimpiazzare Taoka si tennero nel 1983. La spuntò Masahisa Takenaka, ma il suo rivale Hiroshi Yamamoto, con 13.000 uomini, si staccò dalla Yamaguchi-gumi e dette vita alla Ichiwa-kai. Nel 1985 sicari di questo nuovo gruppo uccisero Takenaka, aprendo di nuovo le ostilità. Il posto di Takenaka, lo prese Kazuo Nakanishi che subito dichiarò guerra alla Ichiwa-kai. Ci fu una massiccia retata della polizia: un migliaio di persone finì dietro le sbarre. Tra gli arrestati ci fu anche il fratello di Masaki Takenaka, il fratello di Masahisa, ed il tesoriere del gruppo Hideomi Oda. Oggi, a capo della Yamaguchi-gumi c'è Yoshinori Watanabe, 55 anni, eletto quinto kimicho (capo supremo) nel 1989. Nell'agosto del 1992 il suo vice, Masaru Takumi, venne bloccato all'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi. Dichiarato "persona non grata", venne rispedito in Giappone. Liberato due settimane prima da un carcere di Osaka dove era rimasto solo cinque giorni sotto l'accusa di traffico di valuta con il Canada, Takumi in Francia avrebbe dovuto incontrare altri boss della Yakuza per poi intrapren-dere un viaggio di affari in alcune città europee tra le quali Milano, Venezia, Ginevra e Londra.